Appartiene alla famiglia delle Betulaceae. L’altezza dell’albero varia da 5 a 30 metri, è slanciato, eretto e la corteccia è ricoperta da una scorza biancastra, liscia al tatto che in primavera si sfoglia in liste trasversali. I rami pendono per la consistenza esile. I fiori, maschi, hanno tepali molto piccoli, riuniti in amenti penduli lunghi 3-6 cm, mentre i fiori femminili sono più corti.
Le origini appartengono all’Asia centro-settentrionale. In Italia si può trovare sulle Alpi e Appennini, ma anche nelle Marche e nel Salernitano.
Proprietà:
Le componenti principali sono: Glicosidi flavonici, saponine, vitamina C, tannini e olio essenziale.
Curiosità interessante sulla corteccia che va essiccata al sole, mentre le foglie si essiccano all’ombra e si possono conservare in sacchetti di carta o tela. La Betulla si presta all’uso di infusi e tinture di foglie, estratto fluido, decotto di corteccia.
Ha proprietà ipocolesterolemizzanti, diuretiche, depurative e coleretiche.
Uso interno:
Indicata per disturbi dell’apparato urinario, soprattutto nei casi di infiammazione e renella e come coadiuvante nel tratto delle infezioni batteriche del tratto urinario, reumatismi, gotta, litiasi renale, edemi cardiorenali, ipercolesterolemia, albuminuria, iperazotemia.
Uso esterno:
Utilizzata per pelli grasse o con applicazioni dopo l’esposizione al sole per il suo effetto cicatrizzante.
Posologia:
Infusione: numero 2-3 foglie essiccate per due tre volte al giorno.
Tintura madre (1:10): 2ml tre volte al giorno.
Succo fresco: 15 ml tre volte al giorno.
Non deve essere utilizzato in gravidanza e allattamento senza prima aver sentito il parere del medico.
La Posologia sul testo Monografia
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