L’igiene è un ramo della medicina antica. La parola igiene deriva dal greco γιεινός che significa sano, salutare e curativo. Già Ippocrate, nel 430 a.C., parla di igiene nel suo giuramento – Giuramento di Ippocrate – e che tutt’oggi, nel vecchio continente, medici ed odontoiatri seguono prima di intraprendere la professione e garantire il benessere dell’individuo. Ma si può andare ancora più indietro nel tempo. Furono gli Egizi a realizzare le prime forme di legislazione igienica che prevedevano regole ben precise: mantenere la casa pulita, come alimentarsi e, come tutti sappiamo, quali attenzioni prestare verso i defunti. Non a caso, la patria di Cleopatra è definita la culla della cosmesi naturale al fine di curare l’odore e l’aspetto del corpo.
Oggi, l’attenzione per la cosmesi naturale è sicuramente maggiore, non solo per rendere il corpo bello e profumato, ma soprattutto perché la scelta deve orientarsi su prodotti che siano in grado di rendere la pelle sana. I prodotti vegetali sono tra quelli più ricercati perché sicuri e perché non fanno male alla nostra pelle. Gli elementi che danneggiano la cute sono diversi e si trovano nei prodotti pronti e industriali: li conosci? Eccoti un elenco.
- Formaldeide: conservante presente in diversi fondotinta e smalti.
- Parafenilendiamina (PDF): si trova nelle tinte per i capelli e in molti Paesi Europei è stata bandita.
- Ftalati: presenti nei profumi (per uomo e donna), derivano dal petrolio anche se qualcuno sostiene il contrario.
- Toluene: presente negli smalti, servirebbe per stenderlo con facilità.
- Alluminium: detti anche sali di alluminio, presenti in diversi deodoranti. L’uso prolungato può causare il cancro alla mammella.
Queste sono solo una piccola parte che la cosmesi industriale contiene e che provocano arrossamenti, forme tumorali, allergie o difficoltà respiratorie, ma anche tantissime altre patologie cutanee come dermatiti, acne, orticaria, onicolisi (alterazione delle unghie), irritazioni, bruciori.
A questo punto è bene introdurre un breve accenno all’INCI, ovvero a quel breve o lungo elenco che viene indicato sulle confezioni dei nostri cosmetici. L’INCI è l’acronimo di International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ovverop indica gli ingredienti contenuti in un prodotto. Da sapere è che gli ingredienti non vengono scritti “a caso”, ma il primo ingrediente presente in elenco è quello con maggior quantità, e così via gli altri.
Detto questo, vorrei rendere omaggio al “sapone”, il vero protagonista dell’igiene quotidiana. Hai mai provato a realizzarlo in casa?
Ricetta di sapone con lisciva
Ingredienti:
- 750 g olio d’oliva
- 1 kg cenere
- 50 g di amido
- 3-4 gocce di olio essenziale di Lavanda
- 5 lt acqua
- formine a piacere
Cuocere in acqua la cenere per circa due ore a fuoco lento. Una volta terminata la cottura, far raffreddare e filtrare la lisciva in una capiente bacinella (calcola i 5 lt d’acqua). Riscaldare l’olio (30°) e aggiungere 4,5 litri di lisciva filtrata. Aggiungere l’amido nell’acqua rimasta (mezzo litro) e mescolare. Aggiungere il composto con l’amido e la lisciva ottenuta con l’olio e mescolare. Disponi nelle formine e lascia stagionare per 3-4 settimane. Più stagiona, meglio è! Si può usare anche una forma grande rettangolare per poi tagliarlo a piacimento. Una volta stagionato potrai finalmente usare la tua creazione di cosmesi naturale. Se usi l’olio essenziale di lavanda, puoi aggiungere anche i fiori di lavanda che saranno utili per un leggero scrub oltre ad abbellire il tuo sapone! Diversamente puoi utilizzare un olio essenziale a piacere. Buon divertimento!
Proprietà della lisciva
In passato veniva usata per sbiancare i tessuti. Ha un potere sgrassante, detergente e un odore piacevole.
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