I tantrici e gli yogi, come i tibetani e taoisti, furono e sono ancora dei fantastici ed instancabili ricercatori olistici. La pratica delle varie forme di meditazione e di ricerca interiore portarono a sviluppare la percezione del corpo energetico in modo altamente raffinato. I taoisti erano orientati verso un modello naturale e circolare (il Tao), verso tecniche fluide e cicliche come i QiGong; focalizzavano le loro percezioni sulla circolazione energetica globale nell’intero corpo.
I tantrici e gli yogi, invece, erano orientati verso un modello verticale, ascendente, e quindi scoprirono i sette Chakra. Chakra significa ruota, vortice, spirale di energia. Si comprende come le varie mappe energetiche, di varie culture, hanno infiniti punti di similitudine e che procedono in un’unica sostanziale identità e unità di visione al fine di allineare, attivare, bilanciare e risvegliare i vari centri energetici del corpo.
Ci sono diversi modi e schemi per accedere al corpo energetico: mantra, canti, tecniche di meditazione, danza ecc, tutte le tradizioni hanno sviluppato schemi simili.
I sette centri dell’essere
Primo centro: la radice di supporto
La radice è il centro che controlla il corpo fisico, le energie istintive che sono legate alla sopravvivenza. Sonno, paura, Sesso, aggressività sono aspetti tipici di questa radice. La caratteristica di chi è orientato in questo centro è il materialismo, agli averi materiali, un forte attaccamento alla sopravvivenza.
Secondo centro: la speciale dimora di lei
Qui dimora l’elemento acqua ed il Sesso. Non a caso, quando una persona è identificata in questo centro, la sua unica necessità è il sesso come desiderio incessante, quasi frustrante. Per riportare in equilibrio questo livello bisogna imparare ad orientarsi verso aspetti della vita più elevati trasformando la creatività biologica in creatività intellettuale e spirituale.
Terzo centro: la città dei gioielli splendenti
Qui dimorano le emozioni, i desideri e le passioni. Nasce la spinta dell’autoaffermarsi, la conquista che a volte si raggiunge manipolando gli altri, è il centro delle relazioni sociali e dei giudizi, sia positivi che negativi, verso gli altri e verso se stessi. A questo centro si associano: ira, tristezza, invidia, depressione.
Questi tre centri del corpo energetico sono i centri primari nei quali si volge il dramma del mondo quotidiano. Possiamo definirli il ristagno del mondo evolutivo dove ogni piacere è legato al raggiungimento esteriore. Proseguendo, sul corpo energetico, troviamo i quattro superiori.
Quarto centro: il centro del cuore
Il centro dell’identità, del coraggio di essere se stessi, dell’amore incondizionato, del senso di comunione e di unità con tutto ciò che ci circonda. Ogni mancato riconoscimento del proprio sé, ogni ostacolo alla nostra intima necessità di amare ed essere amati portano ad un blocco del quarto centro. Da questo punto parte l’inizio di una grande trasformazione.
Quinto centro: Il purificato
Il centro della gola, della verità e creatività. Ogni forma di autoespressione prende origine da qui, in termini di manifestazione di sensazioni, sentimenti, emozioni o pensieri. La spontaneità è qui, in questo centro purificato e beato del nostro essere.
Sesto centro: il loto del comando
Si trova sulla fronte, il terzo occhio interiore dove comprendiamo le logiche che comandano l’intera esistenza sui piani più sottili: le prove ci troviamo a superare, la visione, le rivelazioni, il centro di comando delle idee.
Settimo centro: loto dai mille petali
Situato sulla sommità della testa, apre la porta alla coscienza e ai ritmi biologici. L’io si compenetra nel Tutto.
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