Mentre la medicina allopatica ha sviluppato un concetto di malattia estremamente analitica e frammentaria, la medicina olistica ha sviluppato il concetto di squilibrio e di blocco energetico e psicosomatico. Il concetto di blocco è un concetto dinamico, che presuppone la percezione della vita o vitalità come flusso di circolazione globale dell’energia all’interno dell’essere umano.
I concetti di squilibrio e di blocco sono già presenti nella medicina tradizionale cinese e indotibetana. Tutta l’agopuntura cinese o tibetana si basa su questo concetto. La differenza tra i termini è qualitativa e quantitativa; le alterazioni gravi o lievi della circolazione energetica possono essere chiamati squilibri, quando invece superano una certa soglia diventano blocchi leggeri, poi sempre più gravi, fino a condurre alla malattia.
La gravità del blocco è proporzionale all’intensità dell’energia vitale della persona e alla sua sensibilità. Se alla persona viene inibita la possibilità di comunicare certe emozioni, il blocco che ne scaturisce sarà tanto più grave quanta più energia emozionale avrà la persona in questione o tanto più essa sarà sensibile. Se il blocco si identifica con una interruzione di un flusso di energia, diventa evidente che ogni blocco produrrà un pieno o un vuoto energetico, ossia un eccesso o un difetto della carica psichica energetica degli organi.
Le principali malattie si manifestano a livello di organo e quindi nei centri energetici (chakra), interrompendo un flusso armonico e creando squilibrio da eccesso o difetto.
Ad esempio: se abbiamo un problema di congestione all’intestino, dal punto di vista della medicina ufficiale parla di disbiosi, disturbi digestivi o gastrite. Nella medicina psicosomatica questi stessi disturbi vengono visti come una congestione del terzo livello ossia di un blocco fra terzo e quarto centro. Ogni terapista olistico segue i propri sistemi e discipline per comprendere le specifiche cause del blocco e ristabilire una corretta circolazione e comunicazione tra le parti che diano nuovamente l’unità psicosomatica al paziente.
Tutti i blocchi possono essere interpretati come un eccesso o un difetto di comportamenti istintivi, emozionali e psicologici. Studi scientifici hanno dimostrato che una mamma che vive uno stato di stress in gravidanza, trasmette al feto una serie di segnali ormonali che indurranno al piccolo, sin dalla nascita, una eccessiva risposta allo stress di fronte a determinati eventi. Per contro una mamma molto rilassata e sicura, trasmette al bimbo una risposta funzionale e adattiva che porterà ad una neuropersonalità più stabile e affettiva che si manifesterà anche da adulto.
Ogni neuropersonalità dovrebbe essere in armonia di scambio energetico con ogni altra personalità, offrendo equilibrio e comunicazione.
Come riconoscere gli squilibri ed i blocchi attraverso alcuni parametri
Blocchi del sistema circolatorio: alterazione dell’irrorazione sanguigna con eccesso di freddezza e di calore. Il corpo deve essere tutto tiepido, non deve essere né troppo caldo, né troppo freddo. Se mettiamo le mani sul corpo di una persona e le facciamo scorrere, ci rendiamo conto che esistono delle zone decisamente più calde (eccesso energetico) o più fredde (vuoto, carenza).
Blocchi del sistema respiratorio: zone che respirano troppo o che non hanno la normale pulsazione respiratoria. Normalmente, facendo respirare la persona si vede come respira, se con il petto o con la pancia. Percepiamo con chiarezza che ci sono dei blocchi alla gola, alla parte alta del torace, al cuore, al diaframma, allo stomaco, al basso ventre. Il respiro deve essere uniforme tra pancia e petto. Diverso è quando si segue il respiro durante la pratica della meditazione.
Blocchi del sistema muscolare: con muscoli eccessivamente contratti o ipotonici, si cerca di sentire la massa muscolare, ci sono dei punti dove i muscoli fanno male perché sotto c’é tensione. Il muscolo può essere troppo teso o flaccido. Caratteristica, nelle persone timide o ferite, è la chiusura delle spalle per proteggere il cuore, con conseguente tensione muscolare alle spalle posteriormente e ai pettorali.
Blocchi del sistema nervoso: si manifestano come ipo e iper sensibilità. Il sistema nervoso è il più delicato sistema umano. Il SN e il sistema respiratorio possono portare a diagnosi precisissime; chiedendo di respirare, ad occhi chiusi, si può avere una precisa descrizione del blocco.
Blocchi del sistema posturale: si manifestano in alterazioni della postura che ci offre indicazioni dell’armonia e della bellezza del corpo. Il massaggio e la ginnastica posturale possono aiutare, ma la tensione è sempre all’interno del sistema energetico del corpo, ovvero in profondità.
La consapevolezza di Sé come elemento chiave
Blocchi emotivi: La grande maggioranza dei blocchi psicosomatici nasce da una iperstimolazione o da una inibizione a livello emozionale. Se consideriamo un generico blocco dovuto ad uno shock a causa di un incidente automobilistico, noteremo come la persona vive un eccesso di paura. La memoria inconscia la spingerà a non rivivere quell’emozione associata alla macchina e quindi a rifiutarsi di guidare o ricercare situazioni simili. Tutto questo genera fobie, timori immaginari con conseguente rigidità muscolare, respirazione difficile. La soluzione si trova praticando meditazioni ed esercizi corporei associati a massaggi profondi.
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