Novembre 15, 2020

Marzus Surculosus è il fiore Himalayano del Settimo Chakra che rappresenta la magica unione tra mente, corpo e spirito. Si trova sulla sommità del capo e aiuta a trovare la pura consapevolezza. Sviluppa l’intuito, l’empatia e agisce sulla corteccia cerebrale e soprattutto sulla ghiandola pineale.

GHIANDOLA PINEALE (*)

La ghiandola pineale o epifisi (dal greco epi-fysin, che significa al di sopra della natura) è una ghiandola endocrina situata nell’epitalamo, tra i due emisferi, al centro del cervello. Essa fu scoperta più di 2300 anni fa dallo scienziato Alessandrino Erofilo e, nel 1600, Cartesio la definì sede dell’anima.

L’epifisi ha un diametro di circa 1 cm e la sua forma ricorda quella di una pigna, la cui immagine è simbolicamente rappresentata presso varie culture. La ghiandola pineale è il principale organo del corpo umano responsabile del controllo del ritmo biologico circadiano, sulla base del principale ritmo cosmologico, quello dell’alternanza luce-buio. L’attività endocrina della pineale inibisce l’ipotalamo e, indirettamente, l’ipofisi ed altre ghiandole. Secondo le filosofie orientali la ghiandola pineale produrrebbe in piena attività circa 900 sostanze e vari ormoni:

1. La melatonina. Essa aumenta il sonno REM e l’attività onirica. E’ un potentissimo antiossidante. Ha effetto neuro protettivo. Riduce i rischi di infarto ed abbassa la pressione sanguigna. Regola la temperatura corporea. Rafforza il sistema immunitario. Esercita attività anticancro

2. La dimetiltriptamina (DMT)

3. La pinealina (o pinolina ). Essa consente il raggiungimento di stati di coscienza molto elevati e dà origine ai sogni lucidi. Il termine sogno lucido (onironautica) è stato coniato dallo psichiatra e scrittore Frederick Van Eeden per indicare una esperienza durante la quale si è consapevoli di sognare.

(*)tratto dal mio libro “Auto trattamenti Olistici per il benessere delle donne”

COME ATTIVARE LA GHIANDOLA PINEALE

Diversi fattori sono in grado di attivare la ghiandola pineale. Tra essi ricordiamo la meditazione, in particolare la tecnica Yoga, che permette l’attivazione del settimo chakra, il quale si trova nell’epifisi, ma anche i trattamenti sonori con le campane tibetane.

Settimo Chakra Sahasrara

Colore Viola, situato in cima al cranio. L’intuito. Trova correlazione con il SNC (sistema nervoso centrale). Il viola rappresenta la spiritualità. In uno stato armonico, si vive senza alcuna paura del dolore e della morte. In uno stato disarmonico, il soggetto è pigro, ma soprattutto incapace di onorare ogni aspetto della vita. Importante, per questo soggetto, sviluppare la capacità di concentrazione, coltivare il silenzio e pensare di essere guidato da una forza benefica.

Effetti di Mazus Surculosus

Con l’assunzione di Mazus Surculosus, si combatte il vuoto interiore e ci si proietta verso il “senso” della vita.

Associazione con i Fiori di Bach

Si consiglia di associarlo con fiori che portano chiarezza e che non fanno commettere sempre gli stessi errori: Gorse, Sweet Chestnut, Clematis, Mustard, Aspen, Star of Betlehem. Tutti fiori che potenziano coraggio per affrontare la vita senza arrendevolezza. Sviluppa una spinta verso l’alto alla ricerca della stessa energia del Sole che riscalda e dona pace e armonia.

Come riattivare il Settimo Chakra

Prediligere colori viola e bianco (anche nell’alimentazione), energizzare e portare con Sè un cristallo come: Quarzo ialino, ametista, diamante.

L’elemento che rappresenta questo chakra è la luce, come il Sesto Chakra, simbolo di illuminata purezza.


Importante

Ovviamente, i sintomi descritti non rappresentano un’auto analisi, solo un Naturopata, o un Operatore Olistico, può valutare se il Settimo Chakra è in disequilibrio.

Non assumere in modo autonomo! I Fiori Himalayani, pur non avendo controindicazioni, potrebbero portare leggeri scompensi come nervosismo o irritabilità.

Hai bisogno di una consulenza con i Fiori di Bach oppure vorresti consigliarla ad una tua amicizia?

Scrivimi e inizieremo insieme un percorso floreale colmo di energia e luce ⇒ CONSULENZA

Il mio nome è Stefania, sono Naturopata e mi occupo di alcune discipline olistiche che riguardano il recupero psico-fisico.

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